Stanotte sono riuscita a terminare la lettura di Shining resistendo al sonno. Così sono pronta a cominciare Ossessione, il quarto libro pubblicato da King e il primo scritto con lo pseudonimo di Richard Bachman.
A Shining dedicherò, come al solito, un post nei prossimi giorni ma volevo anticipare che le impressioni già emerse durante la lettura sono state in gran parte confermate. Al di là della mia passione personale ed assolutamente soggettiva per il personaggio di Jack Torrance resta un libro debole dal punto di vista dell’intreccio e, anche, da quello della scrittura. Probabilmente, ci sono dentro troppe cose, troppi spunti e troppe idee non completamente risolte.
In quest’ottica l’idea di un seguito è piuttosto allettante. Perché, alla fine, viene davvero da chiedersi che cosa potrà mai riservare il futuro al piccolo Danny, costretto a crescere con il senso di colpa di aver provocato la morte del suo amato padre, anche se indirettamente. E chissà se il fantasma di Jack non continuerà a far visita al figlio adorato una volta cresciuto… Sarebbe sicuramente una delle tipiche cose da King che i suoi estimatori incondizionatamente amano (me compresa).
Ma basta parlare di Shining. Parliamo di Ossessione, invece. Nel caso del primo libro di Bachman si tratta per me di una rilettura e, se non ricordo male, è anche il primo libro di King che ho letto. Ma di questo non sono più tanto certa dato che sono passati parecchi anni. Di sicuro ricordo che è un libro che mi piacque tantissimo e che, da allora, non ho più avuto occasione di rileggere, per cui sono ansiosa di farlo oggi.
Come al solito vi riporto i dati dell’edizione che leggerò.
- Traduttore: Tullio Dobner
- Brossura 233 Pagine
- ISBN-10: 8845215989
- ISBN-13: 9788845215988
- Editore: Bompiani (I grandi tascabili, 140)
- Data di pubblicazione: Jan 01, 1988
Dimenticavo, vale la pena sottolineare che è il primo libro di King tradotto da Tullio Dobner (il primo nell’ordine cronologico delle pubblicazioni kinghiane ma non il primo in assoluto dato che in Italia è uscito solo nel 1988, dopo che l’alter ego di King fu svelato ai lettori) che per molti anni sarà il traduttore indiscusso del Re. Poi, di recente, è venuta l’epoca Wu Ming e le cose sono cambiate…
Io purtroppo sono acritica di fronte ai romanzi di King. La debolezza della trama in Shining non riesco proprio a vederla, è un libro che adoro ^_^ E mi è piaciuto decisamente di più di Ossessione, che non è il mio Bachman preferito (che è, invece, L’occhio del male). Comunque ovviamente sono pareri soggettivi. E invece che mi dici del film di Kubrick? L’hai visto? King non lo ama, ma è comprensibile. Io penso che prendendoli separatamente siano due ottimi prodotti, autonomi l’uno rispetto all’altro.
Della sorte di Danny conosceremo ben presto qualcosa, no?, e ci toglieremo ogni curiosità, anche se devo dire che prima dell’annuncio di questo sequel non mi ero fatta alcuna domanda 😛 ahaha!
Su Shining argomenterò meglio la mia posizione molto presto e ne potremo parlare. Fermo restando, come dici tu, che sono pareri soggettivi. A volte l’amore per un’opera dell’ingegno umano è del tutto immotivata! Anche del film di Kubrick parlerò in un post apposito. Naturalmente l’ho visto e lo considero un capolavoro. Ma, come ho già detto, capisco bene anche i motivi per cui King non lo ha amato, perché gli approfondimenti psicologici dei personaggi, tanto importanti nel romanzo, sono stati completamente ignorati da Kubrick che a preferito scavare nei meccanismi dell’orrore. Si tratta di scelte, in fondo.
E sai che L’occhio del male è anche il mio romanzo di Bachman preferito? La descrizione della scena iniziale dell’incidente è da manuale!
grande libro,una rappresentazione feroce e crudele dei pilastri della società
americana.Il migliore per me è Uscita per l’Inferno,l’hai letto?Poi la Lunga Marcia
e LìUomo in Fuga,come Bachman diciamo che King non mi ha mai deluso!
Bachman sa essere crudele, diretto e tagliente come pochi altri, sono d’accordo con te. Ossessione, nel suo piccolo, secondo me è un vero gioiellino. Purtroppo i tre che citi di Bachman non li ho letti. Ho letto più King che Bachman, in effetti. Ma avrò modo di recuperare. Del resto l’impresa1 la sto facendo apposta 😉