Da anni considero Polanski un regista capace di grandi slanci che, spesso, generano piccoli capolavori (Il pianista, La morte e la fanciulla, L’inquilino del terzo piano) ma altrettanto portato a deludere con film appena decenti (La nona porta, Luna di fiele). Ma è innegabile che sia un grande regista e, ogni volta che se lo ricorda e trova la vena, riesce a deliziare con prodotti come la sua ultima pellicola. Che, tra parentesi, è ancora nelle sale e vale veramente la pena vederla.

Carnage

[God of Carnage, Francia, Germania, Polonia 2011, Commedia, durata 79′]   Regia di Roman Polanski
Con Christoph Waltz, Kate Winslet, Jodie Foster, John C. Reilly

 

E’ passato qualche giorno dalla visione di Carnage e, forse, ce n’era bisogno per lasciar sedimentare l’impressione che mi ha fatto e trovare il modo più appropriato per esprimerla.  A differenza di alcune recensioni che ho letto io trovo che la derivazione teatrale di questo film si noti molto e anche che sia il suo maggior difetto. Questo non solo per l’unità di tempo e di luogo (la storia si svolge in poco più di un’ora e tutto all’interno di un solo appartamento) ma anche, e soprattutto, per le prove attoriali. Gli eccellenti protagonisti ci regalano delle prove recitative di tutto rispetto (in particolare Christoph Waltz che trovo sempre più degno di attenzione ogni volta che lo osservo recitare) facendo quasi a gara per manifestare ed esprimere tutta la gamma di emozioni possibili o quasi. Ma anche queste prove mi sembrano un po’ troppo di impostazione teatrale, un po’ troppo sopra le righe, quasi urlate. E credo che questo effetto sia voluto da Polanski in realtà. Credo che l’impostazione teatrale che io ho percepito come unico difetto di un film quasi perfetto sia una precisa scelta registica. Del resto Polanski ci aveva già abituati a qualcosa del genere con La morte e la fanciulla che resta, a mio parere, uno dei suoi migliori film e forse anche uno dei più sottovalutati. L’unica perplessità che mi rimane è quella di essere stata circondata da un pubblico che si sbellicava dalle risate durante la visione di questo film, quando, per me, non c’era assolutamente niente da ridere. Ma anche il web lo definisce commedia (mentre secondo me è assolutamente un film drammatico) quindi, evidentemente, sono io che ho una visione tutta mia.